L’assertività è un approccio che ci mette in condizione di gestire in modo positivo e costruttivo i rapporti interpersonali. E’ la capacità di esprimere i propri sentimenti, scegliere come comportarsi in uno specifico contesto, difender i prori diritti quando necessario, esprimere serenamente un’opinione di dissacordo quando si ritiene opportuno, chiedere agli altri di modificare i loro atteggiamenti quando vengono percepiti come offensivi.
Il costrutto dell’assertività è costituito dall’idea di libertà come capacità di affrancarsi dai condizionamenti ambientali negativi e comprende la conoscenza di sé e della propria personalità, della teoria dei diritti assertivi (in ciò è inclusa l’idea della reciprocità, ovvero il medesimo diritto di comunicare desideri e convinzioni e di perseguire obiettivi individuali viene riconosciuto anche agli altri, il saper riconoscere e criticare le idee irrazionali che generano e mantengono i disagi e i disturbi emotivi). Il secondo aspetto riguarda la forma dell’assertività, ovvero la capacità di esprimersi in modo più evoluto ed efficace, tradotta quindi in abilità non verbali e verbali, e, più in generale, in competenza sociale. Tale aspetto è stato definito da L. Philhps (1968) come “l’ampiezza con cui l’individuo riesce a comunicare con gli altri, in modo da soddisfare diritti, esigenze, motivazioni e obblighi, in misura ragionevole e senza pregiudicare gli analoghi diritti delle altre persone, in forma di libero e aperto dialogo”. In questo caso la persona assertiva sa esprimere in modo chiaro e tecnicamente efficace, emozioni, sentimenti, esigenze e convinzioni personali riducendo sempre più le sensazioni d’ansia, disagio o aggressività.
DIRITTI ASSERTIVI
I diritti assertivi comprendono il rispetto di se stessi, delle proprie esigenze, sentimenti e convinzioni. Tali diritti sono necessari per costruire sentimenti e pensieri positivi come l’autostima e la fiducia. Riconoscerli e rispettarli significa anche riconoscerli e rispettarli negli altri.
Ma vediamo quali sono questi diritti assertivi
il diritto di fare qualsiasi cosa, purchè non danneggi nessun altro
il diritto di dire “No”
il diritto di mantenere la propria dignità agendo in modo assertivo, anche se ciò urta qualcun altro, a condizione che il movente sia assertivo e non aggressivo.
il diritto di fare richieste ad un’altra persona, dal momento che riconosco all’altro l’identico diritto di rifiutare.
il diritto ridiscutere il problema con la persona interessata, e di giungere a un chiarimento.
il diritto ad attuare i propri diritti ed al rispetto altrui dei propri diritti.
il diritto di avere idee, opinioni, punti di vista personali e non necessariamente coincidenti con quelli degli altri
il diritto a che le proprie idee, opinioni e punti di vista siano quanto meno ascoltati e presi in considerazione (non necessariamente condivisi) dalle altre persone
il diritto ad avere bisogni e necessità anche diverse da quelle delle altre persone
il diritto a provare determinati stati d’animo ed a manifestarli in modo assertivo se si decide di farlo
il diritto di commettere degli errori, in buona fede
il diritto di decidere di sollevare una determinata questione o, viceversa, di non sollevarla
il diritto di essere realmente se stessi, anche se questo significa a volte contravvenire a delle aspettative esterne
il diritto di chiedere aiuto.
E’ difficile essere assertivi, ma alcune tecniche possono aiutarci:
Esprimere empatia con l’altro (sono partecipe del….)
Descrivere il comportamento che ha un impatto negativo su di noi
Esprimere il sentimento conseguente al suddetto comportamento
Spiegare il sentimento (perché mi sento così)
Specificare il cambiamento desiderato nel comportamento
Analizzare le conseguenze positive se ci sarà il cambiamento
Analizzare le conseguenze negative se non ci sarà il cambiamento
Confermare la relazione (te lo dico perché ci tengo)
Richiedere di risolvere insieme il problema (come posso aiutarti?)